Ultimi commenti alle biografie - pagina 2882
Venerdì 24 aprile 2020 10:15:27
Per: Barbara Palombelli
Pitelli 24/04/2020
Buongiorno Barbara
Sono Antonella una volontaria di una Pubblica Assistenza di Pitelli ossia una associazione di soccorso e assistenza alla popolazione, in cui vivo nel borgo più grande di La Spezia con 1300 abitanti.
La Pubblica Assistenza di Pitelli nel comune di La Spezia è nata nel mese di luglio 1897 un Ente che oggi ha 123 anni. Questo Ente svolge quotidianamente 365 giorni all’anno attività di emergenza a copertura sul territorio di La spezia ed altro con autoambulanze, effettuando 8300 servizi l’anno con volontari e dipendenti, preparati con corsi aggiornati di formazione sanitaria tutto ciò basato sulla Grande Volontà di Dare. Dare parte del proprio tempo libero dedicato al servizio del prossimo.
Tengo a precisare: siamo una Pubblica Assistenza NON una Croce Rossa c’è differenza fra le due per il motivo che noi P. A., non abbiamo nessuna sovvenzione da parte dello stato italiano, la Pubblica Assistenza, agli extra comunitari presta soccorso in ugual modo come per i cittadini italiani (premetto con tutti i rischi e pericoli a cui siamo esposti…) veniamo rimborsati da asl Spezzina € 25, 00 la chiamata e cent. 0. 84 a km. Per le emergenze /€ 14. 50 e Cent 0. 84 per i trasporti sanitari
Siamo noi che acquistiamo i dispositivi di protezione mascherine, guanti, tute, occhiali, igienizzanti, divise (350, 00 cad una), scarpe antinfortunistiche, ci paghiamo il carburante, estintori, mezzi come ambulanze o automediche, assicurazioni ecc…
Tutto questo senza i volontari non sarebbe possibile fare ciò che facciamo. Siamo NOI che a tutte le ore rispondiamo presente!!!
-alle chiamate di soccorso provenienti dalla c/o 118 di La Spezia
-alla guida delle ambulanze
-alla guida di automedica
-alle persone che necessitano di trasporto in strutture sanitarie
-al centralino
Le scrivo perché oggi in tempo di emergenza da covid-19, mentre tutti stanno a casa noi vestiti come corazzieri che neppure ci riconosciamo fra di noi, continuiamo la nostra dedizione a ciò che abbiamo promesso alla popolazione.
Noi spezzini sappiamo bene come si rema tutti dalla solita parte se vogliamo andare avanti, ma! Qualcuno rema contro. Il nostro avversario nemico è la burocrazia italiana i nostri politici: essendo un Ente P. A. non C. R. I., non abbiamo tutti i sostentamenti che ci necessitano, le banche non ci sostengono perché abbiamo una centrale rischi in negativo questo dovuto ai tassi alti che ci chiedono le banche, al ritardo dei nostri pagamenti da parte di A. S. L., si sono licenziati dei dipendenti che avevamo assunto proprio per ingrandire l’Ente così che assieme ai volontari garantivamo più servizi.
Abbiamo chiesto sostegno al nostro comune ma nulla di concreto visto che non siamo l’unica associazione sul territorio; ”se aiutiamo voi dovremmo aiutare tutte le associazioni”ovviamente lo ritengo giusto! ma, nello stesso modo.
Per avere liquidità abbiamo aperto un conto castelletto dove anticipiamo le nostre note di debito ricevendo subito l’80% con tassi altissimi spread applicato 8, 002000, senza contare che quando scadono la banca effettua un giroconto di addebito sul conto ordinario con aggiunta di interessi ecc..
Abbiamo chiesto alle Banche un mutuo (€ 200, 000, 00), per sistemare la nostra posizione economica, ma ci chiedono garanzie: gli proponiamo di ipotecare il palazzo di proprietà della Pubblica Assistenza di Pitelli ma, ci rispondono “no! avete la centrale rischi in negativo”.
Per far fronte alle spese che ha la nostra associazione ci siamo autofinanziati, ma capisce bene che facciamo fatica … non è semplice e quasi impossibile, visto che non siamo volontari milionari.
Così che ci vediamo costretti a chiudere un Ente che ha 123 anni.
Chiedo se può aiutarci in qualche modo a sostenere il nostro ente noi siamo disponibili anche ad accedere ad un mutuo pagandocelo.
La ringrazio Dott. ssa quando leggerà questo messaggio, almeno qualcuno avrà speso un po’ del suo tempo per la mia Associazione.
Saluti
una volontaria che non vuol chiudere la sua
P. A.
Da: Antonella Bonatti
Venerdì 24 aprile 2020 10:15:08
Per: Mario Giordano
Buongiorno signor Giordano.
Ho visto poc'anzi le sue scuse su Facebook.
Se vuole sapere il mio parere, io non la credo in quanto quello che lei pensa è tutt'altro.
Vuole scusarsi con i meridionali? Allora pubblichi cosa avvenne tra il 1860-1861, se la studi per bene la vera storia e racconti la verità perché quella volta non è stata unita l'Italia ma è stato distrutto il sud a beneficio del Nord.
Il sud che è stato sempre pacifico, è stato semplicemente colonizzato e questa maledetta colonizzazione continua ancora adesso e quando qualche meridionale si comporta male e perché è stato indotto a comportarsi così.
Finisco qua non aggiungo altro la saluto con la speranza che lei veramente faccia un servizio del genere e li potremmo capire che in realtà anche ama i meridionali, altrimenti non credo a una parola di quello che predica.
Saluti da un meridionale deluso
Da: Alessandro
Venerdì 24 aprile 2020 10:12:59
Per: Mario Giordano
Dott Giordano buongiorno,
vorrei porre la Sua attenzione su una vera e propria speculazione messa in atto da alcune compagnie aere trincerandosi dietro l'emergenza covid.
Nel dettaglio: prendono prenotazioni, incassando soldi, poi disdicono i voli e promettono il rimborso con l'emissione di vouchers (da utilizzare entro 12 mesi), perfettamente consapevoli che non sarà semplice ricominciare a girare tranquillamente. Anche l'unità di crisi della farnesina ne è a conoscenza, ma finora nessuna iniziativa. Il risultato è che mio figlio ha speso un patrimonio in acquisto biglietti di voli annullati, (dal messico) senza ottenere altro che promesse di vouchers. Ultima novità un "volo straordinario" di Blue Panorama, organizzato dalla Farnesina il 5/5 per Milano e non Roma costa 1. 215, 00€ a biglietto contro i soliti € 500, 00 circa. Ora mi chiedo se questo è il modo di venire incontro alle difficoltà degli Italiani all'estero per il rimpatrio oppure alle compagnie aeree. Forse andrebbe approfondito ed evidenziato bene il problema. Sono disponibile a fornire ulteriori dettagli.
Grazie
Da: Vito
Venerdì 24 aprile 2020 10:09:22
Per: Madonna
Leggiadra sperperatrice, perche' su te stessa spendi l'eredita' della tua bellezza? - william shakespeare 1563 april the 24th - 1616 april the 23th / sonetto number. 4
Da: Pensiero
Venerdì 24 aprile 2020 10:07:36
Per: Luigi Cadorna
Già Morire, non ripiegare... però lui non è morto... sono morti gli altri, probabilmente per questo è odiato
Da: Marzio
Venerdì 24 aprile 2020 10:04:23
Per: Matteo Salvini
Caro Capitano, il mio è uno sfogo non rivolto a te ma a chi in questo momento sta gestendo questo governo. Da quasi due mesi mia figlia e suo marito hanno dovuto sospendere il loro lavoro causa coronavirus. Hanno un figlio di 11 mesi da mantenere... e ancora non hanno visto un soldo di cassa integrazione... oltretutto ho saputo che nella regione in cui viviamo (Toscana) l'accredito dell'importo della cassa in integrazione non verrà fatto direttamente sul conto corrente dell'interessato, ma su quello del titolare. Ti sembra giusto?. .. Cosi si allungano i tempi e tutto sarà ancora più tragico per chi deve avere quei soldi. Questa "maggioranza" SE NE DEVE ANDARE... Matteo fai qualcosa... e soprattutto NON MOLLARE!
Da: Monica
Venerdì 24 aprile 2020 10:00:59
Per: Bruno Vespa
Buongiorno dottor Bruno, sono una ragazza rumena, lavoro come badante da 18 anni, ho un figlio di 15 mesi (ragazza madre), volevo chiederli se in una delle sue trasmissioni puo chiedere a chi di dovere come mai nessuno parla della mia categoria (badanti) in questo decreto "cura Italia "perché glielo posso assicurare che neanche per noi non è affatto facile stare 24/24 in casa senza le 2 ore libere, senza avere un aiuto economico in più, io guadagno meno di 900 € al mese (in regola), i bonus di cui tanto si parla (100, 600€) alla categoria badanti non aspettano, perché no? Nella mia situazione ci sono tante persone, e una situazione difficile, nonnostante tutto noi (straniere) abbiamo scelto di restare ad accudire gli anziani che tanti di loro non hanno nessuno. Sono momenti difficili per Italia, per italiani, ma anche per noi stranieri che lavoriamo, paghiamo le tasse e l'Italia per noi e la seconda casa (se non la prima, come nel mio caso). Fa male però sentire che nessuno parla delle badanti (o almeno io non ho sentito parlare, avendo un bimbo piccolo in tv guardiamo di più i cartoni animati, ma quando ho la possibilità quardo volentieri le sue trasmissioni. Laringrazio tanto e aspetto una sua risposta. Cordiali saluti dottor Bruno Vespa e il suo staff
Da: Cazacu Adina Aurelia
Venerdì 24 aprile 2020 09:57:52
Per: Giorgia Meloni
Ore 3:22 Giorno Venerdì 24/04/2020
Sto guardando la 7 hd sto guardando l'Aria che Tira non posso che dire che la Signora Deputata Giorgia Meloni per la quale sono stato bloccato su Facebook per aver detto che lei era l'unica e la migliore in Politica e che solo le si può considerare la salvezza del Popolo 🇮🇹 è stata una falsa speranza che si è verificata in una delusione perchè hanno approvato "Il MES" è stato approvato e il suo farsi sentire per non approvarlo è stato solo un fuoco di paglia spento con un semplice soffio non posso dire che queste parole:
"Che Delusione solo Delusione ora posso avere verso ogni personaggio della Politica Italiana 🇮🇹 ha permesso di far calare la gonna alla nostra Amata e Grande Italia 🇮🇹 e far si che venisse abusata!!!
Da: Alessandro Rocchi
Venerdì 24 aprile 2020 09:51:31
Per: Stefano Massini
Una piccola storia per un grande uomo (inviato dopo la storia di Marcello)
NOZZE DI DIAMANTE A VERCELLI !!!
22 NOVEMBRE 1947 - 22 NOVEMBRE 2007
60 ° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO PER I CONIUGI ANDREA SCIARRINO E VITA BRUNO
novembre 1947 novembre 2007
la rinnovata promessa è stata celebrata da Monsignore Eusebio Regge nella chiesa
Beata Vergine di Lourdes del Rione Concordia, il 25 novembre 2007, alle ore 10, 30
Storia di una vita
Andrea Sciarrino, terzo di quattro fratelli, nasce a El Aouina (aeroporto di Tunisi) il 6 febbraio 1923 da genitori siciliani originari di Carini (Prov. di Palermo). Fu il nonno paterno, Giuseppe, a stabilirvisi tra il 1890 ed 1900 nella zona variando la propria attività da commerciante di cavalli ad agricoltore. Nel 1940, all’entrata in guerra dell’Italia, tutti gli italiani tra i 17 e 50 anni residenti in Tunisia, furono deportati nei campi di concentramento, essendo questo paese una colonia francese. Andrea diciassettenne, finì a Le Kef, città situata poco lontano dal confine con l’Algeria, dove rimase per circa 45 giorni. L’armistizio siglato dalla Francia con la Germania, permise ad Andrea di fare ritorno a casa. Compiuti i diciott’anni, viene chiamato alle armi. Tra il 2 aprile ed il 13 maggio 1943, gli alleati conquistano la capitale Tunisi. Andrea, prigioniero insieme ad altri migliaia di soldati, è deportato in Algeria, sotto gli inglesi, dove svolge mansioni di meccanico e di interprete per la sua conoscenza dell’arabo e del francese.
Inizialmente i prigionieri dovevano essere trasferiti in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma dopo l’affondamento nel mediterraneo di alcune navi inglesi, era stato sospeso tale trasferimento. La fine della guerra in Italia si avvicina ed allora gli inglesi inviano i prigionieri in Italia. Imbarcato ad Alger, scende dopo due giorni di navigazione a Napoli. Da Napoli viene condotto a Castellamare di Stabia dove rimane per circa 9 mesi e nei giorni seguenti raggiunge Selbagnone (Forlimpopoli FC). Sempre al seguito delle truppe inglesi, mentre segue in moto un automezzo militare, gli succede un incidente nei pressi di Ravenna, procurandosi la frattura di una mano. Liberato alcuni giorni dopo, chiede il trasferimento al distretto militare di Trapani, dove spera di porre fine a questo vagabondaggio per l’Italia: Andrea ha circa ventidue anni. Durante questo soggiorno a Trapani, e venuto a conoscenza che a Mazara del Vallo risiedeva un certo Vito Bruno, carrista ad El Alamein, prigioniero conosciuto in Algeria, volle incontrarlo.
E così, nel 1945, Andrea, invitato da Vito Bruno, ne conosce la sorella Tina (Vita), allora diciottenne: fu amore a prima vista. Ma la famiglia Bruno, inizialmente non vedeva di buon’occhio Andrea, detto lo “STRANIERO”, ed inviarono la figlia Tina in campagna al fine di farla distrarre e dimenticare il suo innamorato. Ma le informazioni assunte dal padre di lei, attraverso un parente residente in Tunisia, alla Soukkra, lo convinse ad accettare la relazione e così Andrea sposò Vita Bruno il 22 novembre 1947, nella chiesa Madonna della Porta a Mazara del Vallo.
Andrea, sempre in attesa di ricevere l’auspicato congedo ed il permesso del governo francese di rientrare a Tunisi, svolge diverse attività nella cittadina siciliana: da autista a motorista sui pescherecci, da bracciante agricolo ad operaio edile.
Nel 1951, giunto l’auspicato congedo i coniugi Sciarrino, con due figli a carico, Giuseppe (Jo), nato nel 1948 e Silvestro, nel 1950, fanno ritorno a Tunisi. Ma la guerra ha distrutto case e raccolti, parti delle terre confinanti con l’aeroporto vengono espropriati per il suo ampliamento, e di conseguenza è costretto a cercare lavoro altrove. Nel 1952, nasce Sergio ma Silvestro, affetto di leucemia, scompare nel 1952. Nel 1957 nasce un altro figlio, Silvio, ed infine Maurizio nel 1961. Le difficoltà economiche ed un futuro incerto per i figli, fanno maturare il pensiero di lasciare la Tunisia, dopo una permanenza di tre generazioni. E così, nel mese di settembre 1962, venduto quanto possibile, la famiglia Sciarrino, composta da sei persone, si allontana tristemente da quella terra. La nave che li porterà in Italia, dopo due giorni di navigazione giunge a Napoli; a mezzo autobus, insieme ad altri “profughi”, Andrea, con la famiglia, raggiunge la località Fuorigrotta, dove, in un caserma in disuso viene alloggiato. Qui rimane per circa un mese; alla fine, sempre tramite Vito Bruno, poliziotto a Vercelli, si trasferisce nel capoluogo piemontese, lavorando per vent’anni presso la Caterpillar come meccanico.
L’Amore e la Fede sono stati gli elementi determinanti per i 60 anni di vita coniugale. Nonostante le ristrettezze economiche e le avversità incontrate, essi hanno con notevoli sacrifici, spronato i figli a conseguire un titolo di studio, prepararli alla loro strada, lasciando loro un certa quale indipendenza, vegliando e rassicurandoli quando sbagliavano. Ancora oggi, cercano di non far pesare ai figli la loro vecchiaia, grazie anche alle discrete condizioni di salute.
Un esempio per tutti noi!!!
(pubblicato sul sito Mazara forever (parte seconda) Biografia di vita)
Da: Giuseppe Sciarrino
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Roberto Chiara