Ultimi commenti alle biografie - pagina 2918
Martedì 21 aprile 2020 11:47:27
Per: Vittorio Feltri
Sono addolorato per le sue dichiarazioni sul fatto che noi meridionali gioiamo delle disgrazie dei lumbard quello che è impresso nei nostri cuori e nelle nostre menti di uomini liberi da ogni pregiudizio sono quelle scene dei camion militari che portano via le salme di tanti esseri umani che mi creda piangiamo come fratelli spero che in momenti come questo lei si astenga da commenti simili che fanno sprofondare la nostra nazione nel piu buio medioevo...
Da: Guglielmo Galmuzzi
Martedì 21 aprile 2020 11:21:17
Per: Giorgia Meloni
Carissima Giorgia Meloni, almeno lei non ci abbandoni, combatta e sconfigga quelle persone incompetenti e inutili che ci stanno solo rubando i nostri soldi. Pensi io ho una piccola agenzia di viaggio a Narni, avendo avuto un carcinoma al seno nel 2017, ancora in cura e percependo un assegno di invalidità di € 184, 00 mensili, non ho diritto alle 600 euro. Le sembra normale ? E’ colpa mia se mi è venuto un tumore? Come farò a continuare la mia attività turistica non avendo nemmeno le 600 euro che mi sarebbero bastate solo x pagare l’ affitto del locale? Mi sembra di vivere in un incubo. Sono molto credente e praticante nella mia parrocchia faccio anche la catechista, ma Dio mi perdoni e mi punisca, spero proprio che quello che ho avuto, il dramma che ho passato e sto passando arrivi con tutto il cuore a loro. Buon lavoro Carla
Da: Carla
Martedì 21 aprile 2020 11:14:29
Per: Carlo Calenda
Buongiorno On. CALENDA
Detto che è con tanto disagio che, di fronte all’immane tragedia che la pandemia indotta dal COVID-19 e ai relativi inevitabilmente tragici avvenimenti che conosciamo, mi permetto, usare questo suo chat per segnalarle le tante difficoltà per altro note (forse non tutte) che ho, per i suddetti eventi, in qualità di locatore di un immobile ad uso commerciale.
Ciò anche se, prescindendo dal naturale conflitto di interessi esistente fra le parti (conduttore – locatore),
nella situazione in cui ci troviamo credo che, con un minimo di buon senso e di solidarietà, la soluzione al problema è avere la massima la disponibilità nel ricercare con il locatore un accordo amichevole rinegoziando il canone di locazione.
Ma rendere difficile e complicato per non dire impossibile (per me persona normale e senza l’aiuto di intermediari per evitare costi) concludere e formalizzare l’eventuale accordo è la pochezza delle norme agevolative (60% credito di imposte) introdotte con i Decreti emergenza, le insufficienti e poco chiare
norme in materia previste attualmente dal C. C. e le sempre in agguato norme fiscali e quindi i rapporti, non senza BUROCRAZIA, con l’Agenzia dell’Entrate.
Per quanto sopra alcune mie considerazioni:
BONUS 60%. - E’ previsto un credito di imposta pari al 60% del canone per le locazioni di natura
commerciale categoria C1. Fatto salvo il fatto che nei prossimi giorni la norma dovrebbe essere modificata
ampliando ad altre categorie catastali segnalo che in riferimento alla norma attualmente in vigore la sua
applicazione trova difficoltà nel fatto che i singoli contratti di locazione ad uso commerciali sono nella
maggior parte dei casi contemporaneamente relativi ad unità accatastati in C1 NEGOZIO BOTTEGA e C2
MAGAZZINI E DEPOSITI ed i relativi canoni sono indistinti.
Se non erro l’A. Ed. ha tempestivamente chiarito che il suddetto credito maturerà a seguito dell’avvenuto
pagamento del canone senza peraltro chiarire se ciò e confermato anche nel caso del pagamento
successivamente alla scadenza ovvero in ritardo che dato le circostanze potrà essere notevole.
Si tace inoltre in merito ai casi in cui per incapienza il credito potrà essere utilizzato in tutto o in parte anche
negli anni successivi.
SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DEI CANONI O RIDUZIONE DEGLI STESSI. – A parte il diritto di recesso per giusta causa, dalle associazioni di settore si segnala che, sia nel settore commerciale sia nel settore abitativo, gli inquilini chiedono la sospensione dei canoni ovvero in alternativa entrambe le parti inquilini e i proprietari chiedono di ridurre il canone per un certo periodo. Le stesse associazioni consigliano o segnalano: “Dato che non ci sono norme precise meglio mettersi attorno a un tavolo (nota di chi scrive: come andarci, ad un metro di distanza, con i guanti e con le mascherine ecc.) e concordare una misura per salvare il rapporto”.
IN SINTESI LE DIFFICOLTA’ OPERATIVE PER FORMALIZZARE GLI EVENTUALI ACCORDI FRA I PROPRIETARI E
GLI INQUILINI. – * Nell’accordo è possibile prevedere di ridurre visti i dubbi su citati per il bonus 60% come credito di imposta, anche i canoni di MARZO, APRILE e MAGGIO (forse) ? Stante che la data della stipula della scrittura privata è quella del giorno della sottoscrizione (salvo furbate ad oggi fine aprile o maggio) la retroattività della clausola è legalmente e fiscalmente valida? * Segnalo che ovviamente la data certa non è documentabile. * La registrazione della scrittura che dovrebbe essere effettuato, vista la proroga (se applicabile al caso?) prevista per la registrazione dei contratti di locazione entro il 30-06 nella fattispecie recandosi presso l’ufficio A. De. locale. Ciò in poche parole non è facile, per inciso sono over 70 “iorestoacasa” e usufruire di un intermediario ha i suoi costi.
PER CONCLUDERE. – CHIARIRE E SEMPLIFICARE (Pel colpa di eventuali furbetti che, cercano seppure non in difficoltà, di abbassare l’affitto non devono essere messi in difficoltà le persone che operano con buon senso.
Antonio
Da: Antonio
Martedì 21 aprile 2020 11:10:58
Per: Vittorio Feltri
Il mercato del lavoro lo abbiamo dato in pasto a belve feroci come ad esempio: agenzie private che a braccetto con la mafia fanno il bello e cattivo tempo... a discapito di chi deve fare i conti con la burocrazia, controlli etc... svegliamoci... forse il corona virus è venuto per salvarci...
Cordiali saluti
Da: Rosanna
Martedì 21 aprile 2020 11:05:18
Per: Matteo Renzi
Egr. Sig. Matteo,
io sono di sinistra, ma una sinistra vera, non davvero come lei. Speravo che si facesse da parte in questo periodo, invece si vuole ancora mettere in mostra, spingendo alla riapertura. Tutti sappiamo quali sono i rischi per il prolungamento della chiusura, ma tutti - quelli che ragionano - sappiamo anche quali sono i rischi per una riapertura azzardata, senza le dovute precauzioni. Non le bastano i morti che già abbiamo avuto? Perché non collabora in modo fattivo con il governo invece di criticare e basta? Ma cosa ha imparato dalla sua esperienza di boyscout, soprattutto a primeggiare?
Da: Donella
Martedì 21 aprile 2020 11:01:23
Per: Vittorio Feltri
Spero le piaccia. cordiali saluti.
prof. roberto franzin
La stupidità dei vocaboli femministi
Ho sempre ripudiato il termine maschilismo e le sue manifestazioni. Non elenco le scemenze provocate dal maschilismo, sono tantissime.
Di contro non posso far a meno di pensare la stessa cosa del femminismo. Lo vedo come un tentativo di imitare i peggiori difetti dei machetti che le stesse donne non sopportano. Assurdo.
No al femminismo perché no al maschilismo. Sì, invece, a una giusta e dovuta emancipazione sociale, di ruolo, di riconoscimento delle donne.
Da qualche tempo, tra le cose più inutilmente idiote, si assiste al voler trasformare termini maschili che hanno da sempre una valenza neutra.
Così abbiamo la ministra, la sindaca, l’architetta, la questora, la prefetta, la colonnella e così via. Forse arriveremo anche alla muratora o maratoressa.
Allora, per par condicio, per rispondere a vuotezza con vuotezza queste sono le mie proposte.
Il guardio, il guido, il centralinisto, l’alo destro, il piloto d’arei, il vedetto, l’onanisto e altro.
Spero l’essere scusato per questa ironia che comunque ha un suo fondamento e che spero potrà far sorridere qualcuno e far rivedere certe assurde posizioni.
L’emancipazione passa per ben altre cose.
Da: Franzin Roberto
Martedì 21 aprile 2020 10:40:38
Per: Massimo Gramellini
Gentilissimo,
Il suo Caffe' di oggi e' stato una panacea per me, Ho avuto occazione di discutere l'argomento con il Prof Aldo Grasso un paio di settimane fa. Ammetto anch'io la colpa di essere in TV e sui giornali (anche oggi una mia nota sul Corriere nell'articolo a firma di Adriana Bazzi), e cerco disperatamente di mantenere un contegno: L'unica cosa che mi spinge ad essere (moderatamente) presente, e' legata al fatto che faccio il Virologo (vero...) da 38 anni, e nelle mie circa 600 pubblicazioni recensite, il 98% sono di Virologia: Pertanto presuntuosamente mi definisco un "virologo" (cosa che non e' la stragrande maggioranza di quelli presenti in TV, dati scientifici e pubblicazioni alla mano, il cui sottopancia pero' indica "virologo"... ).
Sperto che anche i giornalisti, che spesso chiamano non sulla base delle competenze ma sulla presenza del nome nella loro agenda, riescano a fare una buona selezione. Io, personalmente, ho gia' dato e auspico di non "dover dare" di piu'. La prego di picchiarmi mediaticamente il giorno in cui vedra' il mio nome in una trasmissione per ortopedici e vedra' scritto "ortopedico" nel mio sottopancia
Da: Carlo Federico Perno
Martedì 21 aprile 2020 10:33:44
Per: Franca Valeri
Ad Ornella Vanoni e Franca Valeri, ultime madri d'Italia.
"Stare in casa fino a fine anno? Non ci penso proprio. Anzi, appena mollano un filino mi sbatto al mare e casomai affogo"
Buongiorno Ornella, buongiorno Franca: quel "filino" di cui parla dovremmo avere il coraggio di riprendercelo.
Più che del virus, mi preoccupo della deriva autoritaria, per non dire orwelliana, della nostra società.
Se per i più, ai primi di marzo la situazione appariva confusa e catastrofica, ai miei occhi e a quelli di alcuni coraggiosi professionisti, tra cui medici, essa mostrava chiaramente i segni dell'inganno.
Non che si voglia sottovalutare la situazione sanitaria, ma essa ha dei contorni ben delineati, importanti ma non catastofici, che richiedono misure appropriate ed una giusta comunicazione alla cittadinanza: non inutile allarmismo, terrorismo sociale, disastro umano prima ancora che economico.
Per questo ci siamo esposti in prima persona mettendo a repentaglio non solo la nostra carriera professionale, ma anche i nostri cari. Abbiamo scritto appelli, pubblicato ricerche, studi, analisi, articoli giornalistici, tentato perfino, a rischio dell'arresto, manifestazioni.
Tutto censurato, tutto denigrato, tutto soffocato.
Esiste un' autorità deputata a stabilire la "Verità" ed un' altra fantomatica che sotto il nome di "Patto per la scienza", si arroga, con il beneplacido delle istituzioni e al soldo delle multinazionali farmaceutiche e finanziarie, il diritto di stabilire cosa e chi è scienza: chiuque esponga anche solo una visione critica è bollato con il marchio dell'infamia ed arso, come Giordano Bruno, per ora solo sulla pira giuridico-mediatico-professionale.
Nella "civile" Europa, il giorno di Pasqua l'Avvocato Beate Bahner di Hindeberg, esperta e premiata giurista in campo sanitario, rea di aver presentato ricorso in tutti i gradi della giustizia tedesca, perchè riteneva le misure adottate dal suo paese illegali ed anticostituzionali, è stata catturata con tanto di elicottero e polizia attorno alla sua casa, rinchiusa per due giorni in "manicomio". Ora non osa più parlare.
Stessa sorte è toccata al cardiologo Thomas Binder, nella pacifica e neutrale Svizzera. Per aver osato spiegare perchè secondo lui, in qualità di medico coscienzioso, le misure prese nel suo paese fossero errate.
In questo girone infenale il popolo italiano ha il primato da fungere da prima cavia. Ciò che si può imporre all'Italia, sarà poi sperimentato in Francia ed in fine nel resto del mondo "filo" occidentale (mercantilista).
Il vero virus, quello che non mi fa dormire da mesi, si chiama egoismo.
In nome di un presunto accidenti, parafrasando il virologo Giulio Tarro, "uno dei miliadi di virus e batteri con cui ogni essere vivente deve trovare il giusto equilibrio e convivere, perché questo è il segreto ed il miracolo della vita, a ciò è preposto il sistema immunitario", si calpestano diritti civili costati un fiume di sangue lungo millenni, il senso stesso dell'umanità.
Su di esso una turbe di "esperti", "maghi della comunicazione" ed una classe politica inqualificabile hanno trasformato un "Popolo meraviglioso", come fummo appellati dai "Boat people" nell'agosto del 1979, nel peggior "homo homini lupus".
Il mondo è atterrito dalle immagini di disperazione provenienti dai barconi, in balìa della tempesta e dei pirati che affollano le acque del mar Cinese meridionale.
Mentre il consenso mondiale delle nazioni tergiversa su cavilli ed opportunità politiche, l'Italia rompe gli indugi e, senza aspettare autorizzazione alcuna, invia tre navi della Marina Militare a salvare i profughi.
Io allora avevo dieci anni e di quella missione ho un ricordo speciale. Sono figlio di una dinastia plurisecolare nella forze armate. Su quelle navi c'era anche un ufficiale dell'esercito, il cugino di mio padre. I racconti di quei giorni arrivavano a casa di prima mano. Anche papà, che era maresciallo e si chiamava esattamente come suo cugino, avrebbe voluto esserci.
Dopo 12mila chilometri in mare aperto, senza la possibilità di fare scalo e con condizioni atmosferiche a dir poco avverse, la Marina militare utilizzò i suoi tre interpreti (tra i quali due sacerdoti messi a disposizione dalla Chiesa) per recapitare un messaggio di speranza ai naufraghi:
“Le navi a voi vicine sono della Marina Militare Italiana e sono venute per aiutarvi. Se volete potete imbarcarvi sulle navi italiane come rifugiati politici ed essere trasportati in Italia. Attenzione, le navi ci porteranno in Italia, ma non possono portarvi in altre nazioni e non possono rimorchiare le vostre barche. Se non volete imbarcarvi sulle navi italiane potete ricevere subito cibo, acqua e assistenza medica. Dite cosa volete e di cosa avete bisogno”.
È il momento più duro della missione. I militari erano preparati allo scenario peggiore possibile, ma non a quello scenario: esseri umani allo stremo, con in braccio bambini denutriti e condizioni igieniche disumane. L’ammiraglio De Donno racconta: “Ricordo ancora i loro occhi: c’era il dolore di aver lasciato tutto, il senso di smarrimento, le incognite del futuro. E la sofferenza atroce, in molte donne, nell’aver subito violenze”.
A quel punto saltano tutti gli schemi, "le procedure per evitare contagi non esistono più".
Esistono solo persone al di là e al di qua di una barca, che devono essere portate in salvo e protette. In tutto la Marina militare salverà 907 persone, tra cui 125 bambini, percorrendo 2640 miglia marine e perlustrando 250mila chilometri quadrati.
Di questa storia resta una lettera, scritta dai vietnamiti portati in salvo e destinata all’equipaggio:
“Ammiraglio, comandante, ufficiali, sottufficiali e marinai; grazie per averci salvati! Grazie a tutti coloro che con spirito cristiano si sono sacrificati per noi notte e giorno. Voi italiani avete un cuore molto buono; nessuno ci ha mai trattato così bene. Eravamo morti e per la vostra bontà siamo tornati a vivere. Questa mattina quando dal ponte di volo guardavamo le coste italiane una dolce brezza ci ha accarezzato il viso in segno di saluto e riempito di gioia il nostro cuore. Siete diversi dagli altri popoli; per voi esiste un prossimo che soffre e per questa causa vi siete sacrificati. Grazie”.
Dove sono quegli Italiani e quelle Istituzioni che ne erano espressione?
Stanno tutti rinchiusi in casa, i Carabinieri interrompono in Chiesa durante i funerali (Parrocchia di Gallignano, Soncino), la delazione è all'ordine del giorno, il linciaggio della prima famiglia che oserà portare alla luce del Sole i bambini, dietro l'angolo.
A Lei e Franca Valeri che di quel popolo siete le ultime rappresentanti, il difficile compito di esserne non madrine, ma madri.
Meglio morire affogati lottando, che consegnare i bambini ad un mondo così malvagio.
Ombrellone, stuoia, costume da bagno e ciabatte, le umili armi della lotta civile, sono pronte, il Sole della Libertà ci attende:
Paolo Canetti
Da: Paolo Canetti
Martedì 21 aprile 2020 10:31:27
Per: Renato Zero
Buon giorno Renato oggi è il natale di Roma 21/4/20 mi piacerebbe fare una sorpresa alla mia compagna visto che è un fan sfegatata di te è una sorcina Doc, mi potresti aiutare, x avere la tua amicizia x scriverti grazie di cuore dal tuo fan Gianfranco
Da: Gianfranco
Massimo Gramellini
Giornalista e scrittore italiano
Da: Plentop