Ultimi commenti alle biografie - pagina 3142

Sabato 11 aprile 2020 19:49:49 Per: Mario Giordano

Mario Caro.
Hai la Fortuna di avere ancora i Tuoi “Vecchi”. Anziani, acciaccatelli ma son sempre i Tuoi Bellissimi Genitori. A Cui devi Tutto.
Sei uno di quei 50 enni “stralaureati/masterizzati” ma non garantiti. Privi di qualsiasi tutela. Già, Ci chiamano i “Liberi Professionisti”. Quelli troppo “Liberi” e indignitosamente “Professionisti”. Iscritti ad un Ordine Professionale che, oramai, conosciamo solo per pagare la quota annuale.
Non lavori più da almeno un mese e mezzo. Oddio, non è che prima andasse di lusso.
Ma andavi avanti, senza aiuti.
Ora ingoi in silenzio i sorsi amari di una realtà che all’improvviso Ti ha preso a pugni. Nello stomaco.
La paura di ammalarti ok... ma non esci di casa per tutelare soprattutto i Tuoi che comunque, a debita distanza e con tutte le precauzioni, non riesci a non andare a trovare. Per fortuna abiti vicinissimo.
Anche se con la mascherina, incroci i Loro sguardi. E gli occhi, si sa, parlano più di mille parole. Nessuno più di un Genitore sa leggerli.
Ti sforzi di sorridere ma hai il terrore addosso. E’ quasi il secondo mese che sei senza entrate. Hai un affitto bello altino sulle spalle. E tutte le spese connesse. Dici di essere a dieta perchè è meglio iniziare da subito a mangiare poco.
La Tua Compagna cerca di capirti. Si sforza poverina. Ma il Tuo Umore parla da solo. E lo accompagnano quegli occhi così sinceri. Il rapporto si deteriora. Chi non vive qualcosa non può capirla. E’ normale. Fai leva sul tutto il Tuo self control E già, quello che hai tanto studiato all’Università.
Continui a dire che “va tutto bene”. Ma Ti resta ancora quella dignità di non riuscire a metterti a nudo. Di spogliarti da questa facciata di pseudo-normalità.
La notte è un tormento. Tra la paura di poterti ammalare o – peggio – che si ammalino i Tuoi “Vecchi” ed il terrore di restare in breve senza niente. Senza nemmeno quel briciolo di futuro a piccolo medio termine che Ti eri guadagnato coi denti. Ringrazi Dio comunque perchè c’è Gente a cui è andata peggio. Decisamente peggio. E non c’è attimo in cui io non pensi a Loro.
Ti aggrappi all’ultimo Dpcm, decreti che hai tanto studiato all’Università. Cerchi un appiglio. Credi e speri che abbiano pensato anche a Te. Attendi quei 600 euro come mai fatto prima. Ma non arriva nulla. Quel poco che avevi si sbriciola; giorno dopo giorno. E fai fatica ad accettarlo.
Già. Ma continui a dire che va tutto bene. Piangi lacrime asciutte in un silenzio desolante.
Nemmeno all’Amico più Amico riesci a confessare tutto quello che provi. Ti sembrerebbe una lamentela ingiusta. Perchè “siamo tutti nella stessa barca”. E già. Solo che qualcuno ne è proprietario ed ha chi rema per Lui. Hai anche vergogna di chiedere la riduzione dell’affitto. Per decoro. E intanto non sai se già il mese prossimo ce la farai.
All’Università Ci hanno insegnato tante cose belle. Ma la capacità (e la possibilità) di dover affrontare una situazione del genere, mai.
Comunque continui a dire che “va tutto bene”. Ora si sta facendo sera. Ecco, sta per arrivare un’altra nottata. Terribile. Domani forse sarai ancora qui. Con la stessa profondissima, dilaniante angoscia.

Ottime cose a Voi, chiedo scusa per lo sfogo e Buona Pasqua. Auguri a Tutti Noi.
Massimiliano

Da: Massimiliano

Sabato 11 aprile 2020 19:45:05 Per: Enrico Mentana

Gentile direttore scrivo da venezia centro storico. Mi è giunta voce di 5 casi di positività tra gli operatori della casa di ricovero per anziani San Lorenzo a Ss. Giovanni e Paolo a venezia. Ho più amici che hanno come ospiti dei familiari. Questi amici, con cui ho frequenti contatti e a cui non ho riportato quanto riferitomi, non ne sanno nulla: sono sereni a distanza. Attendiamo che anche in Veneto accada quanto successo in Lombardia o provate voi giornalisti ad accendere per tempo eventuali riflettori per sapere la verità e scongiurare il peggio?
La ringrazio per i minuti dedicati alla lettura di questa mia e confido nella vostra voglia di verità.
Grazie e cordiali saluti

Da: Anna Zamattio

Sabato 11 aprile 2020 19:44:01 Per: Luca Zaia

Caro Luca spero non te la prenda se ti do del tu... fra veneti se Poe credo... devo dire che te si El numero 1 Italia e in veneto te Ghe fatto de na region un stato meio de tutte.. te si l orgoglio del Veneto, no molare... come ti non ghe xe nesun... dai boce hai veci te voe... te si El nostro presidente.. presto finia sta brutta faccenda de sto virus Ghe ne vegnemo fora pi grandi de prima... speremo che El mona de Conte no fasa pi casade de quele che El ga xa fato chel Mascio Lu e la so rasa. bona serata

Da: Marco

Sabato 11 aprile 2020 19:41:00 Per: Giuseppe Conte

Buonasera, vorrei sapere se è possibile il 14 maggio si potrebbe riaprire i negozi dell intimo, non so dove comprare le mutande, ne ho bisogno, invece delle librerie direi che è più urgente un negozio di intimo. Grazie

Da: Maria

Sabato 11 aprile 2020 19:23:20 Per: Giuseppe Conte

Buonasera presidente capisco il sacrificio che lei sta facendo per l'Italia continui così è non si arrenda le auguro una buona Pasqua grazie

Da: Michele

Sabato 11 aprile 2020 19:19:54 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente. Sono una mamma di due bambini di 8 e 12 anni. In questo momento sto lavorando in un'amministrazione di una Misericordia che ha una RSA e un punto di emergenza con ambulanze. Mio marito lavora in questo settore con tutti i rischi di questo periodo. I ragazzi sono a casa e per sopperire le nostre assenze i nonni ci danno una mano. Abbiamo usufruito dei permessi straordinari parentali ma 15 giorni dopo più di un mese sono pochi. Chiediamo di poter onorare il nostro lavoro e le persone deboli che difendiamo tutti giorni. Vorremo però tutelare anche i nostri nonni... impiegati per fare i baby sitter e nostri bambini che hanno bisogno della nostra presenza per supportarli nella quotidianità stravolta e nella scuola fatta a casa. Per fare questo Signor Presidente chiediamo di darci un aiuto riconsiderando il numero dei giorni di permesso per poter continuare a svolgere il nostro dovere di lavoratori, genitori e figli. Grazie

Da: Cinzia Caleri

Sabato 11 aprile 2020 19:17:43 Per: Giuseppe Conte

Buonasera Presidente,
Mi può spiegare come mai per l'ennesima volta lei emette un decreto e Fontana un altro dal contenuto opposto? Vedi la riapertura delle librerie solo per fare un esempio. Come mai non c'è omogeneità? Solo restando uniti ce la faremo. Grazie per l'ascolto

Da: Martina

Sabato 11 aprile 2020 19:03:52 Per: Enrico Mentana

Rispondo alla zecca comunista di barillaro, siete solo ipocriti, falsi, che si vada a votare, poi si vedra, ma se vince la destra, i magistrati di sinistra stiano buoni, senza capovolgere le idee della destra e del popolo.

Da: Saverio

Sabato 11 aprile 2020 19:03:12 Per: Marco Travaglio

Dov'è sparito Silvio Berlusconi ?
È vero che è scappato come una lepre prima della diffusione del virus a Nizza a casa di sua figlia Marina ? Non è quella la sua residenza perché, se fosse vera la notizia, lui può starci ? ? Con stima
Claudio Rossini

Da: Claudio Rossini

Sabato 11 aprile 2020 19:01:08 Per: Mario Giordano

Buonasera Dr. Giordano.
Ho ascoltato ieri sera l'annuncio di Giuseppe Conte sulle attività commerciali che potranno essere riattivate dopo la chiusura prolungata attualmente al 3/5 p. v. Dire che sono rimasta sconcertata è poca cosa. Il Presidente Conte annuncia che le prime a riaprire i battenti saranno le fabbriche ma... pur salutando con ottimismo la riapertura delle stesse se non altro per tutti i lavoratori che vi operano e che potranno tornare a lavorare, mi chiedo: per produrre cosa? Meglio, la cui produzione è destinata A CHI, dal momento che, essendo le attività commerciali piccole, grandi e medie completamente chiuse, noi non possiamo acquistare e dunque il denaro non circola?. La seconda annunciata riapertura che mi lascia sbigottita è quella delle librerie e dei generi di cancelleria. Ora, premesso che sono un'accanita lettrice e che i libri che ho in casa potrebbero bastare a riempire i miei giorni per il resto della mia vita e dunque vedermi salutare con entusiasmo l'iniziativa perché non disdegno di acquistarne ancora, mi chiedo con quali criteri questa misura possa essere adottata. Vivo al centro di Roma, intersecata tra le rinomate librerie Feltrinelli e Mondadori che, pur essendo vaste, anche in condizioni di normalità rendono la sosta, per me sempre piacevolissima e prolungata, difficile a causa dei commessi che sistemano i libri, dei corridoi intasati da accaniti lettori come me oppure famigliole che, per impiegare il tempo, vi trascorrono, insieme ai bambini urlanti interi pomeriggi, dai suddetti corridoi stretti che rendono complicato anche semplicemente sfogliare un libro per capire se l'argomento è interessante oppure no,. COME VERREBBERO RISPETTATE, LE DISTANZE DI SICUREZZA? E comunque, a meno di non recarsi in libreria con le idee molto chiare, chiedere ciò che si cerca ed andarsene per consentire l'ingresso ad altri, le file alle casse, anche in tempi normali, sono lunghissime e lente data anche la genialata d'introdurre il bancomat come mezzo prediletto per il pagamento. Vengo poi alla seconda categoria citata da Conte: i negozi per bambini. Cosa s'intende per negozi per bambini??? vestitini, guantini, cuffiette, scarpette ecc. in un periodo come questo dove a malapena possiamo uscire a respirare l'aria sul balcone??? Oppure pannolini, ciucciotti biberon e perfino giocattoli reperibilissimi anche in farmacia? La terza categoria citata, assurda quanto le prime due, riguarda la cancelleria. la cancelleria... quando le scuole, molto probabilmente per quest'anno resteranno chiuse? ? La cancelleria che si può comunque reperire sia presso i supermercati che presso i tabacca, così come pure i libri presso le edicole??? ma dico, chi fa queste misure ha MAI tastato il polso alla realtà dei cittadini comuni, o vive barricato presso le proprie privilegiate fortezze? ? Si era parlato, inizialmente, di attività indispensabili, e comunque, in seguito, di graduale riapertura di quelle necessarie tra cui cito: i PODOLOGI: dopo un mese e mezzo di camminate anche solo per andare la supermercato o in farmacia o fare la corsetta o il giro del palazzo, credo che i piedi di molti di noi comincino a gridare vendetta; I CENTRI DI FISIOTERAPIA, da non confondere con le palestre o i centri di benessere, bensì come centri per curare la propria salute. Io ho 65 anni e diverse ernie discali che mi provocano intenso dolore. Oltre l'età, sottolineo che me le sono procurate lavorando per 41 anni e per assistere i miei genitori che poi sono morti, e HO BISOGNO DI FARE FISIOTERAPIA, tantopiù che le sedute possono tranquillamente essere concordate con i centri in determinati giorni e a determinate ore, evitando cos' pericolosi assembramenti. Vogliamo poi includere i parrucchieri ed i barbieri? Non è solo questione d'igiene, ma anche di necessità fisica. Personalmente sto facendo una fatica bestiale a lavarmi i capelli da sola, devo riprendere tutte le posizioni che nei centri di fisioterapia mi hanno consigliato di eliminare, vale a dire stare curva sotto il getto dell'acqua del lavandino, impiegare molto tempo per asciugarli con il phon di casa decisamente meno potente di quello del parrucchiere, cercare di non beccarmi un malanno lasciandoli alla fine bagnati, avere un aspetto presentabile tagliandoli, dal momento che non lo faccio da due mesi, e via dicendo. Anche i parrucchieri possono tranquillamente fissare giorni ed orari prestabiliti, evitando i capannelli di clienti normalmente in attesa. ma, chissà perché, a ciò non si è pensato. E lo credo bene. Chiunque si presenti in televisione ha chiome fluenti, fresche di taglio ed acconciatura, privilegio magari dei parlamentari e di alcune (non tutte, a dire il vero) giornaliste che si presentano grintose e truccate come per sfilare in passerella., anziché condurre i notiziari Anche questi aspetti, che di per sé potrebbero sembrare irrilevanti, costituiscono l'enorme divario che si erge tra il cittadino comune, vessato da costrizioni e agli "arresti domiciliari", e il parlamentare o l'esperto che sfoggia un'abbronzatura da Bahamas magari solo di lampada fatta nel centro, questa sì, di benessere.. Per cui, riepilogando: evviva la cultura, evviva i libri, cari compagni di queste nostre ore che sembrano colpevolmente sottratte alla vita, complici le giornate così vigliaccamente belle che c'indurrebbero a forzare tutte le misure cautelative prese per non diffondere il virus. Ma non si dimentichi che la salute di una persona è costituita anche da tutta una serie delle cure che ho sopra citato e alle quali, come il lavarsi spesso le mani e farsi spesso la doccia, non si può rinunciare a vita. Queste "proroghe" di 15 giorni in 15 giorni, nel corso dei quali possiamo notare solo piccolissimi mutamenti che però ancora non c'inducono a sperare., cominciano a sfiancarci, a renderci nervosi, suscettibili. Non sarebbe meglio, in tal caso, dire chiaramente a noi tutti che non potremo tornare alla vita prima di un anno? Il dente fa male? personalmente, preferisco che il dentista me lo tolga subito. via il dente, finito il dolore. Grazie.

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Da: Roberta