Ultimi commenti alle biografie - pagina 3109
Lunedì 13 aprile 2020 15:13:28
Per: Paolo Del Debbio
Gentilissimo dott. Del Debbio,
voglio farle i miei complimenti per come conduce la trasmissione Diritto e Rovescio, non per plageria, ma perhè la ritengo un professionista serio dell' informazione.
Spesso seguo la trasmissione da Lei condotta e mi creda sono sempre più disgustato per come è amministrata e rappresentata questa nostra "povera" Italia, non tanto per me che all'età di 72 anni poco mi possono togliere o danneggiare, ma sopratutto per i miei figli ed in particolare per i miei nipoti che avranno un futuro monitorato in ogni loro spostamento ed attività e saranno costretti a seguire il "PENSIERO UNICO".
Dico questo perchè, in questi giorni di forzata semiclausura, ho gironzolato per il web e letto ed ascoltato interventi su varie piattaforme streaming. Non le nascondo che mi è faticoso (forse per l'età) e difficile orientarmi nel labirinto dei vari interventi di una molteplicità di opinionisti che dicono tutto ed il contrario di tutto; virologi, biologi, professori di malattie infettive dove c'è un tutti contro tutti.
Ma ciò che mi preoccupa e spaventa di più e mi fa stare in ansia è la costituzione della commissione istituzionale sul controllo delle "FAKE NEWS": questo ci porta inevitabilmente a non avere più una pluralità di pensiero ed inevitabilmente, al pensiero unico: proprio perchè a gestirla sono delle persone che non hanno mai lavorato in vita loro e non sanno organizzare un qualsiasi minimo intervento concreto ma che sono solo guidati dalla conserazione del potere.
Chi scrive è, come ho scritto in precedenza, un settantaduenne figlio di contadini e di emigranti ed emigrante lui stesso, operaio, servitore dello stato ed infine da quarantanni professionista, rirengo quindi di avere un minimo di esperienza per essere seriamente preoccupato del futuro
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dare a queste righe e se vorrà approfondire l'argomento sul controllo geolocalizzatore e controllo delle fake news.
Cordialmente
Celso F.
Da: Celso
Lunedì 13 aprile 2020 15:11:00
Per: Vittorio Feltri
Egr. Dott. Feltri,
Scrivo a Lei questa lettera perché La seguo da anni e La stimo molto, anche se so che difficilmente la leggerà, ma confido nella Sua rude sensibilità, perdoni l'ossimoro !
Le scrivo perché sono stanca, stanca di lottare, di credere, di sperare per poi essere puntualmente disillusa e sconfitta.
Ho 62 anni, lavoro da quando ne avevo 17, facendo qualsiasi lavoro con serietà e umiltà, ma a cosa è servito? Non sto qui a raccontarLe la mia vita, i sacrifici che ho fatto e sto facendo tutt'ora, ma per cosa?
Mi sono rimessa in gioco innumerevoli volte, sono caduta e mi sono sempre rialzata, ma stavolta no, stavolta sento che non c'è la farò. Mi hanno tolto la speranza, non mi toglieranno la MIA DIGNITÀ!
Questo nostro caro Paese era già moribondo prima del virus, adesso è morto! Fanno bene i giovani ad andarsene, qui non c'è futuro e non c'è più neanche il passato, spazzato via da questa pandemia; ma cosa importa tanto erano vecchi e i vecchi non servono, anzi, sono un costo per la società!!!
Ma che mondo è questo che non rispetta chi ha contribuito a rendere grande questo Paese e non si preoccupa dei giovani che dovrebbero essere il nostro futuro?
Con sincera stima
Giulia Murtas
Da: Giuliana Murtas
Lunedì 13 aprile 2020 15:06:26
Per: Bruno Vespa
Caro Bruno, oramai mi sono presa questa confidenza del chiamarla per nome, In questi giorni con l'epidemia
In molti dicono siamo sulla stessa barca, non è vero ! ! Siamo nella stessa tempesta tutti insieme, uno su una zattera, uno su un motoscafino da pesca 5m. Uno su una bella barca a vela 15/20m ecc.
La settimana scorsa una associazione mi ha donato un pacco con latte pasta biscotti fagioli tonno. Siamo in 4 e ancora non sono arrivate le 600€ richieste, In banca sono entrate le bollette, l'affitto del negozio e ricevute per i capi abbigliamento arrivati a gennaio e ancora invenduti. non so che farò con il negozio.
Forse chiudo tutto..
Non siamo sulla stessa barca, pagato tutto mi rimane poco o nulla,
Non piango, però la notte non dormo e penso che non è giusto tutto questo, non l'ho voluto io, nessuno l'ha voluto, ma non siamo sulla stessa barca. I politici sono tutti belli grassi, loro di sicuro non hanno questi problemi, se tutti si fossero levati lo stipendio per un paio di mesi, e le pensioni d'oro ? ?
Questi sono vecchi chissá...
Da: Silvia
Lunedì 13 aprile 2020 15:03:46
Per: Silvio Berlusconi
Solo l'egregio sig. Berlusconi lo può fare - in un momento come questo alzare il morale degli italiani trasmettere in TV il famoso drive in sicuramente un nuovo successo per il Cavaliere. Cordiali saluti.
Da: Francesco
Lunedì 13 aprile 2020 14:54:14
Per: Gianluigi Paragone
Trattamento degli anziani all'epoca del coronavirus.
La Von der Leyen dichiara il giorno di Pasqua che gli anziani dovranno stare agli arresti domiciliari almeno sino a dicembre. Ebbene, sinora gli anziani sono morti a migliaia con dolore, spesso inutilmente intubati: adesso dovrebbero, secondo la tedesca, aspettare chiusi in casa il contagio, inevitabile sinche' non si sia acquisita l'immunita' di gregge, o comunque buttar via all'interno di quattro mura quasi un intero anno (da marzo a dicembre, se basta) dei pochi che loro rimangono.
Allora e' preferibile il sistema olandese: lasciare gli anziani liberi di scegliere se rischiare, rinunciando al costoso sistema di ventilazione artificiale (spesso inutile alla loro età), o assoggettarsi alle restrizioni della loro liberta'.
Il sistema che si delineando, in conclusione, non prevede diritti per chi cessi l'attività produttiva, divenendo un peso. Le dichiarazioni della Von der Leyen e prima ancora della Lagarde, di Soros ed Attali sono molto chiare al riguardo. E questo spiega anche il ricorrente attacco alle pensioni, sussidio troppo generoso per pesone divenute inutili.
Né vale addurre eventuali indicazioni conformi dell'OMS, la cui autorità è fortemente compromessa: ha coperto la Cina, avendo d'altronde come Presidente un Somalo marxista fortemente voluto dalla Cina stessa, ha ritardato il piu' possibile per via dell'affare dei coronabond la dichiarazione di inizio della pandemia, ha dato indicazioni assolutamente contraddittorie ed in linea non con le emergenze mediche bensì con le necessità che via via si presentavano a livello politico (non si sa di quale paese).
Di fronte alla posizione della Von der Leyen, è auspicabile non solo un netto dissenso, ma, nella malaugurata ipotesi di emanazione delle prescrizioni annunciate, un'estesa azione, sin da subito, di disobbedienza civile. In nome delle liberta' fondamentali della persona, che non possono essere azzerate senza una riforma costituzionale.
Da: Di Giovanni Loredana
Lunedì 13 aprile 2020 14:52:01
Per: Mario Giordano
Signor Giordano,
Come lei sono profondamente indignato per il comportamento dei tedeschi. Vorrei darle informazioni che provano che in realtà loro, i tedeschi, non agiscono per come predicano.
Aspetto un suo contatto,
Cordiali saluti
Da: Silvano Forte
Lunedì 13 aprile 2020 14:35:32
Per: Giuseppe Conte
Mi spiega per favore, signor presidente perché possono aprire le librerie... i cui utenti possono toccare i libri con la possibilità di essere fonte di contagio per altri utenti e un imbianchino, da solo, non può andare a dare il bianco in una casa in ristrutturazione a Roma, con gravi disagi per i proprietari che vivono in un locale in B&B con una bimba di 2 anni in attesa che si possano terminare i lavori che sarebbero sempre portati avanti con la presenza di un'unica persona nell'appartamento? Grazie per l'attenzione
Da: Elsa Deprati
Lunedì 13 aprile 2020 14:33:34
Per: Luca Zaia
Gentilissimo governatore Luca Zaia le scrivo in merito a un problema che mi tocca da vicino si parla di riapertura ma a causa di questo virus non si parla mai dei lavoratori del settore termali quali camerieri cuochi ecc mi chiedi quando gli alberghi di abano Terme, montegrotto e zone termali potranno riaprire? Le difficoltà economiche ci sono anche per noi distinti saluti
Da: Barbara Boraso
Lunedì 13 aprile 2020 14:30:57
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno Presidente le chiedo di rivedere e di anticipare le aperture dei saloni di acconciatore perché rischiamo che le parrucchiere che lavorano in nero inizino a lavorare prima di noi. La data del 18 maggio é veramente troppo in la.
Grazie mille
Da: Laura Radolovich
Luca Zaia
Politico italiano
Da: Davide Bezzon