Ultimi commenti alle biografie - pagina 753

Mercoledì 29 settembre 2021 12:13:36 Per: Matteo Salvini

Buongiorno, On Salvini,
Chi trova un Amico trova un tesoro! Bravo On Salvini complimenti Lei è un vero Amico!
La cosa che mi stupisce di più e che sento nominare Salvini 10000 volte al giorno. Meglio così vuol dire che Salvini è nei pensieri di tutti: belli e brutti!
Il governo è Salvini quindi è il grande protagonista nella scena politica italiana. La sinistra non nomina mai Letta, perchè? NOIOSO?
Mi dispiace molto per gli attacchi violenti ai giornalisti e come ho già evidenziato in precedenza affermo che chi offende ha sempre torto!. Non credo alle congiure e non credo nemmeno agli argomenti trattati su ipotetiche alchimie sui vaccini! Nessuno diventerà un UFO! Non credo però nemmeno al green pass! Tutto deve avere una logica onde evitare situazioni imbarazzanti dove gli stessi cittadini si trovano costretti a creare la lista dei buoni e dei cattivi! Lo faccia il governo e non lo faccia fare a studenti e cittadini!. Mi ricorda molto i tempi della scuola quando la maestra si assentava e metteva un alunno alla lavagna a scrivere i nomi di chi disturbava!. Siamo adulti non più studentelli alle elementari! Sono d’accordo con il Prof. Barbero, il Prof. Cacciari etc… persone culturalmente preparate e non certo fanatiche. Dopo la coppa europea e la coppa pasticcere, ora abbiamo la coppa green pass! Utilità o vanità? Bravo On Salvini sei l’unico in questo paese che ancora sa parlare ai cittadini con coraggio e lealtà. La domanda è: agli Italiani va bene la sicurezza che hanno nelle città? Agli Italiani vanno bene le città sporche e controllate dalla malavita? Se la risposta fosse si, cosa improbabile per molti allora non votate per Salvini! Tenetevi i cinghiali, gli spacciatori sotto casa, le pensioni date in fin di vita e lunghi anni di attesa prima di ritornare in possesso della casa occupata. E poi dicono che la mia libertà finisce dove comincia quella di un altro! Peccato che questa bella frase se la ricordano solo per i Vaccini. Il resto? Dove comincia e finisce questa libertà? Dopo la Pandemia si ricorderanno ancora di questa libertà che finisce dove comincia quella di un altro? Chissà ! La Lega è una: Salvini!
Coraggio On. Salvini come si dice avanti tutta e qualsiasi sarà il risultato nelle urne sarà un successo! Avanti e non ti curar di loro!
Saluti

Da: Nadia

Mercoledì 29 settembre 2021 11:48:46 Per: Maria De Filippi

"... Tina oggi ha superato i limiti... "... da sempre, direi, perlomeno da quando c'è Gemma... che è entrata nel programma cercando, come gli altri, una persona con cui condividere la vita. È lì da 10-15 anni? E che significa? Sono tanti sì, ma così come alcuni vengono allontanati subito, per altri, come Gemma, il tempo può essere più lungo... ma qual'è il problema se tutto questo và bene a Maria de Filippi e giova al programma? Si può supporre che il conflitto fra di loro abbia prodotto una audience iniziale di un certo tipo, ma credo che, ultimamente, la qualità sia peggiorata, proprio grazie al comportamento di Tina di modello talebano verso la povera Gemma, colpevole di essere ' fuori dal coro' perché più aperta di moltissime sue coetanee, più 'giovanile 'nel sentire, più diretta seppur in modo garbato... per non dire dell'impossibile paragone estetico fra le due donne... vogliamo parlare dell'innata eleganza di Gemma ? vogliamo parlare dell'innata sciatteria di Tina? Si può supporre anche, che, col tempo, proprio questo binomio così estremo, sia stato cavalcato per aumentare gli ascolti... ma ora, signora Maria, si tenga conto dello sgradevole messaggio che passa, concedendo a Tina di imperversare con modi offensivi, contro la persona, la stessa... forse c'è la convinzione fra la dirigenza, la redazione, ecc., che l'auditorium confermi i loro progetti o pronostici, ma mi creda, signora Maria, lo spettacolo che dà Tina, è pericoloso, violento, assimilabile allo stalkeraggio... e mi stupisce che Lei, così attenta in altri programmi a ' contenere'messaggi, parole, concetti, non veda il livello tale a cui si arriva a Uomini e Donne, se non si interviene sullo spazio di espressione di Tina... e poi, diciamocela tutta, la lasci perdere, non porta nulla di buono a questa Italia che vi segue, in questo momento delicato e sconfortante per tutti... anche in questo settore si può dare di più e di meglio...
Un caro saluto, alla signora Maria
Paola

Da: Paola Gnappi

Mercoledì 29 settembre 2021 11:47:57 Per: Mara Venier

[Educazione ai sentimenti]

Carissima Mara!
Non sono nessuno! Nessuno mi risponde.
Sono una insegnante di Lettere e combatto ogni giorno per lasciare ai giovani un’idea di formazione sentimentale. Ho scritto un brevissimo libro di poesie (15 minuti di lettura) che non voglio consegnare ai social... Non ho il denaro per le case editrici (diverse) che hanno apprezzato il mio lavoro.
Ho pensato di rivolgermi a Lei... Nel tentativo di far conoscere il mio pensiero semplice nel quale è contenuto Amore per la vita è per la complessa missione del docente.
Grazie!

Da: Maria Luisa Liberi

Mercoledì 29 settembre 2021 11:46:20 Per: Milena Gabanelli

Salve, ho rivolto il seguente messaggio a vari politici, non ricevendo nessuna risposta. Le chiedo gentile Dottoressa se le sembra normale che con un reddito lordo annuo di 36. 000 Mila euro specie se monordddito, non si ha diritto all'esenzione gilet sullz diagnostica? Questo vale sia per over 65 che bambini fino 6 anni. Non crede che sarebbe necessario inalzare detta soglia. ? Poi ci si lamenta perché nascono pochi bambini in Italia. La ringrazio e se può rispondermi Le ne sarò grato. Costantino Antonino.

Da: Costantino Antonino

Mercoledì 29 settembre 2021 11:35:33 Per: Mario Draghi

Egregio Presidente, ammiro il suo lavoro, stimo vivamente la Sua Persona, le scrivo in merito alle Pensioni, non capisco il perché non fa nulla per pensioni di vecchiaia, i famigerati 20 anni non vengono toccati, chi purtroppo è rimasto con 19 anni di contributi a 66 anni di età non avrà mai nulla, Le sembra giusto tutto questo? Mi scuso e la saluto caramente.

Da: Gianni Medone

Mercoledì 29 settembre 2021 11:35:22 Per: Massimo Gramellini

Il Caffè del 29/9/31

Caro Gramellini
Leggo sempre volentieri la sua rubrica. È sempre attento alle parole e al loro significato. Questa volta un refuso a mio giudizio non secondario è sfuggito.
Polpo e non come scritto "polipo".
Non sto ovviamente a spiegare la differenza, ma un'insalata di polipi fa una certa impressione.
Cordiali saluti
Francesco Bernieri

Da: Francesco Bernieri

Mercoledì 29 settembre 2021 11:11:51 Per: Elsa Fornero

Signora Fornero buongiorno, mi permetto di dististurbarla per sottoporle una mia personale proposta di riforma alle pensioni che da come potrà vedere non si discosta molto dalla sua legge e a mio modesto parere non penalizza i lavoratori e potrebbe essere sostenibile dalla Stato. ht tps: //-------/wwsGLs JNLK P1Z LB58

Da: Mauro

Mercoledì 29 settembre 2021 11:04:18 Per: Renzo Arbore

Da poco mi sono trasferito da Roma al mio paese natale Vicoli provincia di Pescara e ho potuto ammirare una piccola orchastra di nome (a mez a lar) traduzione in mezzo all? aia sono 5 elementi con strumenti musicali costruiti in casa c'è solo una fisarmonica al naturale tra l'altro anche cantante a mio avviso sarebbe da valutarli hanno fatto anche alcuni pezzi loro qui hanno molto successo vorrei un aiuto da lei se può valutarli per farli conoscere altrove la ringrazio tantissimo io a lei la conosco da quando faceva alto gradimento più mia suocera abitava vicino la sua mamma erano amiche, la saluto con molta stima saluti Andrea D'Amico

Da: Andrea D'Amico

Mercoledì 29 settembre 2021 10:49:42 Per: Alfonso Signorini

Non scrivo per lamentarmi i del GF ma di un cosa grave che ho notato. Nella casa lavano i piatti e pentole più volte al giorno e sono veramente tanti e vedo la grande acqua che viene sprecata ogni giorno. Proprio ieri ho visto Andrea mentre li lavava e vedevo che prendeva un piatto, lo insaponava e poi lo sciacquava un altro piatto lo insaponava e lo sciacquava e cosi fino alla fine tenendo sempre l'acqua aperta. I piatti si insaponano tutti e se sono tanti dividerli a gruppi e dopo averli insaponati con il rubinetto chiuso si sciacquano tutti assieme. Nemmeno io che ho iniziato a lavare i piatti da quando avevo 8 anni facevo così. Non oso immaginare se il GF dovesse durare 4-5 o 6 mesi quanta acqua verrà sprecata. C'è a crisi idrica e gente che muore di sete non dimentichiamolo. E' importante che la redazione del GF faccia al più presto questa raccomandazione ai concorrenti perchè ritengo sia una cosa grave.

Da: Chiara

Mercoledì 29 settembre 2021 10:45:50 Per: Corrado Augias

Gentile Corrado Augias,
scrivo a lei in quanto giornalista e intellettuale che seguo e stimo, e pure come uomo d’altri tempi (confido che il termine non le dispiaccia!) che sarà forse più sensibile, perché non obnubilato dalla vernice patinata della contemporaneità, ad ascoltare questo grido di dolore che sgorga dalla nostra generazione di nati negli anni settanta e poi ottanta; e il dolore c’è senz’altro, e forse più, nelle successive generazioni, ma forse quelle son venute su più scaltre e con meno illusioni, o partono già scoraggiate prima di iniziare la corsa.
Forse avrà già capito di ciò che si tratta, ma prima voglio raccontarle una piccola storia. Mia madre è nata appena dopo la guerra ed è cresciuta nell’apartheid. Cioè in un paese spaccato in due: le case operaie in fondo, le villette degli impiegati e dei dirigenti al centro (nel Viale della Scienza!), il cinema degli impiegati e quello degli operai, e così pure i bar, i negozi alimentari e i circoli ricreativi, con un magnifico centro sportivo provvisto di campi da tennis, minigolf, piste d’atletica, ping-pong e chiosco dei gelati, riservato rigidamente agli impiegati e alle loro famiglie, ben chiuso da una robusta rete (a cui stavano appesi, invidiosi, i figli della classe operaia). E siccome mio nonno era custode del cinema e gestore di quel chiosco – miniera di dolciumi negati ai suoi propri figli – mia madre è cresciuta crocifissa da quell’apartheid, avendo accesso al mondo proibito, ma in qualità di “non avente diritto”. Poi le cose, finalmente, sono cambiate. Quella generazione dei nati nel dopoguerra divenne adulta con la fiducia in una società diversa, dove più non esistessero inferriate invalicabili, ma credettero che per i loro figli ci fosse un futuro diverso, in cui chi “studia, si impegna ed ha talento” possa farsi strada ed accedere a quel mondo elitario che prima era solo riservato ai “figli di papà”. E forse, per un breve arco di tempo, le cose sono andate proprio a quel modo. C’è stato un travaso di menti e di cuori, che dal popolo sono ascesi a ruoli sociali eminenti.
E così anche noi, figli e figlie di quei genitori fiduciosi nelle magnifiche sorti e progressive – figli i cui nonni e nonne erano state contadine o operai, in taluni casi poverissimi – anche noi siamo cresciuti fiduciosi (e quasi ignari delle differenze di classe!) credendo alla bella favola che chi “studia e s’impegna e va bene a scuola”, poi avrà il suo giusto posto nella vita. E ben ingenua ed amara suona oggi questa promessa. Perché la breccia che s’era aperta a un certo punto si è richiusa; forse per via dell’istruzione universitaria di massa? Fatto sta che avere laurea a pieni voti, e magari anche dottorato, master e quant’altro, non è più bastato. Non è più bastato nemmeno avere un talento di quelli che saltano all’occhio, nemmeno essere una mente acuta, brillante e originale. Allora, per farsi strada, servivano altre qualità – scaltrezza, una certa dose di opportunismo e ipocrisia, saper coltivare le relazioni, aver fiuto per gli agganci giusti, sapersi vendere al miglior offerente: tutte quante cose in cui, noi idealisti fiduciosi, non eravamo stati addestrati. E poi c’erano invece quelli che non dovevano fare grossi sforzi, perché “dentro” c’erano già, fin da quando erano nati.
Io in verità ci ho messo quasi metà della mia vita, a capirla questa cosa (la fede di mia madre essendo così fulgida!) ma infine ci sono arrivata, perché non ero la sola a battere la testa contro a questa inferriata. Ho visto amiche studentesse brillantissime laureate e dottorate venir espulse come corpi estranei dalla nostra università: talune migrate in Francia (con l’illusione che questa fosse una piaga italiana, e invece pare che tutta la vecchia Europa ne sia affetta) ; un altro brillante ingegno che ha dovuto fare il giro del mondo (Australia e poi USA) per trovare infine accesso al mondo accademico italiano; oppure altri, pur talentuosi, che han dovuto ripiegare su posizioni di retroguardia. E certo l’ecatombe è più forte e dolorosa in ambito umanistico; nel settore tecnico e scientifico, che riceve più denari e più credito: le cose forse vanno meglio?
Ora io dico, tutto ciò è irredimibile? Non v’è modo di sanare questa distorsione che amputa arti e tarpa le ali a coloro che più potrebbero dare un contributo fondamentale, per sollevare le sorti di questa nostra umanità alla deriva? Non v’è forse una urgente necessità d’una rivoluzione culturale? Per cui la classe intellettuale vigente faccia un mea culpa, e rigetti questo malsano sistema di perpetuazione di casta. E si smetta, in ambito universitario, intellettuale, editoriale, giornalistico, politico: di pascere ciascuno i rampolli del proprio pollaio, buttando giù recinti e lasciando che gli animali circolino liberi a beccar ognuno dove più gli appetisce, e così crescere tutti più in salute. Il mondo, e le nostre società e le nostre vite, sarebbero forse posti più interessanti e meno iniqui, se alla mediocrità dilagante in ogni ambito, si sostituisse il criterio sacrosanto: a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo i suoi talenti e meriti.
Cordialmente, Angela Masotti

N. B. Nella mia fattispecie, mi trovo ad aver scritto due libri (anzi tre) e a non poter trovare un editore o editrice che neppure si degni di darvi una rapida scorsa. E questo per due ragioni. Perché i miei sono libri assai diversi e inusuali da tutti quelli attualmente in circolazione; e che a parer loro non potrebbero ambire a diventare un best-seller (ma ciò dipende, a mio parere, da una degradata concezione di quella che è e dovrebbe essere la "letteratura popolare"). E soprattutto perché non ho, a mio favore, nessun referente illustre: che possa accattivarmi l’attenzione e l'interesse di chi è al di là di quella campana di vetro che è il mondo editoriale. Ed è perciò che sto cercando interlocutori, fuori da esso, tra le persone rette e lungimiranti che (forse) potrebbero aver piacere di leggere i miei libri. Il penultimo di questi è una storia delle donne (e della classe media italiana) frutto di dieci anni di ricerche, interviste, racconti orali, scritture, stesure e successive revisioni. L’altro ed ultimo, che tìtolasi 73, è una pietosa collazione di storie di vita e di morte di 73 donne, uomini e bambini, che ci raccontano tutto di loro (tutto ciò che è necessario sapere) un attimo prima di naufragare in mezzo al mare. Se lei ne avesse la pazienza e l’interesse, mi onorerebbe poterle inviare un breve estratto di entrambe le opere.

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Da: Angela Masotti